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| ogn’uno di loro per quelle porzioni li spettano, e a loro figlioli legitimi, e naturali, e difcendenti loro’ che di raggione dourannno fuccedre, in perpetuo la detta Signoria d’Iftria, con tutte le fue giurifdizioni, raggioni, azzioni, e pertinenze a effa sptettanti, e pertinenti, in vigore della conceffione gia’ fatta al detto Signor Vincentello, da magnifici Signori Prottettori di S. Giorgio, l’anno 1497. a dì 18 di Maggio, il tenore della quale fara’ inferito in frà delle prefenti; in maniera che la poffano godere, e poffedere nell’ ifteffi modi, e forme che l’hanno potuto fare in vigore della fudetta conceffione, e secondo il tenore di effa, et quefto falva fempre la fuprema autorità di loro Signorie Illuftriffime, e Signori, e Padroni di detta Ifola, e Feudi, et perfeverendo effi in la dovuta fedelta’, prefente, ed accettante il detto Signor Ercole il quale a fuo, e detti nomi, genufleffo ha giurato, giura toccando con le mani le sacrate lettere la dovuta fedelta’, omaggio; ed ubbidienza à effi Excellentiffimo, ed Illuftriffimi Signori, à nome della loro’ Excellentiffima Republica, ftipulente me Cancelliere, promettendo in oltre, e giurando effo prefato Signor Ercole a fuo, e detti nomi, à prefati Illuftriffimi Signori d'offervare, e fare in ogni tempo tutte quelle cofe, alle quali, e tenuto, ed obligato ogni fedele, e buon vaffalo verfo il fuo Signore, e che far fi deve per la forma data dalle leggi vecchie, e nuove nella preftazione di fimili giuramenti di fedelta’, ed in tutto fecondo la difpofizione loro, delle quali cofa fua Excellenza, e loro Signorie Illuftriffime hanno comandato, et effa Signor Ercole pregato, me Gio: Agoftino De Franchi Cancelliere ne faccio lo prefente publico inftrumento, fatto a Genova nel Ducale Palazzo, cioè fala della folita |