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d’Iftria, e confeguentemente dello ftato, ed ebbe Valle, e Crufcaglia. Comprò da’ Governatori della Maona di Corfica (da’ quali era ftato eletto Vicario nel territorio di Cinarca) il Caftello di Cinarca, e rifece quello d’Iftria. Trovòfi nelle diverfe leghe che furono a fuoi tempi cogl’ altri Signori Cinarchefi, e dalla forella di Arrigo della Rocca Conte di Corfica fua moglie lafciò fi feguenti.

 VINCENTELLO, GIUDICELLO, E GIOVANNI.

 Di quefti trè figliuoli di Ghilfuccio da Iftria fu di grandiffima riputazione nell’ Ifola Vincentello. Quefto dice lo ftorico , che per la fua virtù, come per la gloria, de’ fuoi antenati, e per la memoria del Conte Arrigo della Rocca fuo zio , fû onoratamente ricevuto dal Rè di Aragona ove egli fi trasferi dopo la morte del fudetto Conte, ed ebbe da quel Sovrano, in dono uta Galea armata colla quale paffò à trovari Martino Rè di Sicilia figlio del predetto Rè di Aragona , e ne fu molto accarezzato. Ivi prefe colla fua Galea , altre conferve , fece molte chiare prove nella guerra che ardeva frà Genovefi, e Catalani, trafcorrendo con trè Galèe , ed una Galeotta cariche di fanteria, venne in Corfica nel tempo che Leonello Lomellino con mala foddisfazione de’ Popoli fignoreggiava queft’ Ifola : occupò Cinarca , riduffe all’ ubbidienza fua tutto il Paefe Cortinco, e la terra con la fortezza di Biguglia, ove facendo una generale veduta fu intitolato Conte di Corfica.

Dal Luogotenente del fudetto Leonello Lomellino ebbe per duecento feudi la Baftia, alla quale avea pofto l’affedio,
Sud. cat. 101 e 105.
  N°. XVII. Vincentello, Giudicello, e Giovanni figli di Ghilfuccio.
Filip. cart. 105.
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